Viviamo una sconcertante contraddizione. Mentre si avverte un profondo desiderio di rinnovamento, di pulizia morale, di onestà, di legalità e di giustizia, nella nostra campagna elettorale (quella della elezione a Sindaco di Gaeta) e non solo in questa, si continuano a sentire promesse di aumenti di reddito per tutti, sviluppo economico e lavoro per i giovani. Categoria questa che tutto merita tranne che di essere ancora presa in giro, illusa e trattata indecorosamente come merce elettorale per soddisfare le mire di potere di disonesti e di arrivisti che sono pronti a negare anche se stessi. E sono quelli che continuano a dire, con la soddisfazione ed il piglio di chi la sa lunga, che in politica e’ tutto possibile ed e’ tutto lecito, tanto se non succederà nulla di quanto hanno promesso la colpa sarà sempre di qualche altro.
Nonostante il grande desiderio di onestà, di legalità, di pulizia e di giustizia, i soliti politici stagionati, scongelati, riciclati, moralmente disonesti prima con se stessi e poi con gli altri, si ripropongono in compagini elettorali per ricostituire associazioni affaristiche che già in passato tanti onesti cittadini hanno biasimato ed a gran voce hanno chiesto di bandire.
Questi signori, tutti facilmente individuabili sia perché in parte direttamente e sfrontatamente candidati, sia tramite prestanomi e compari di turno, alla faccia della onestà, della legalità, della giustizia, della pulizia morale e dei cittadini che le desiderano ed anelano a vederle realizzate, privi di idee e di programmi, se non quelli relativi alla loro personale soddisfazione, sono sempre pronti a denigrare, pubblicamente e più’ spesso e subdolamente in privati consessi, quelli che la politica da loro concepita e praticata non “ la sanno fare”.
E non la sanno fare perché non esercitano il ricatto (in politica sembra lecito), non hanno urlato, non hanno favorito gli “amici”, non hanno conferito incarichi, non hanno imposto nomine e da stupidi, inetti e privi di “palle” nulla hanno fatto oltre che alzare la mano in Consiglio Comunale. Come insulsi cretini si sono occupati dei problemi della Città che aspettavano soluzione da decenni; da perfetti idioti non hanno curato la loro immagine ma quella dei marciapiedi; da ingenui non si sono preoccupati di creare il consenso e stupidamente non hanno promesso ne’ posti di lavoro ne’ agevolazioni; addirittura si sono occupati di recuperare l’evasione ICI. Questo e’ veramente troppo! E agli “amici”? Niente! Niente assessorati, niente incarichi professionali, niente nomine, niente appalti, niente di niente.
Effettivamente tutto questo significa non essere un “buon politico”, significa aver tradito le aspettative dei “veri” politici, di quelli con le “palle”, di quelli che sanno urlare e minacciare, di quelli che i “politici” li sanno fare, che hanno gli agganci giusti e le protezioni buone.
Io sono spesso annoverato tra quei “ non politici” ed anche di più’!
Ne sono molto orgoglioso perché credo nella libertà, nella lealtà, nella giustizia, nella giustizia sociale, nel rispetto degli altri e nel bene comune. Mi dispiace per la delusione che ho dato a quegli “amici” che mi hanno sostenuto credendo, senza che io glielo abbia mai fatto credere, che avrebbero potuto fare di me un “vero politico”.
Mi dispiace anche fargli sapere che … non mollo!
Lino Magliuzzi
NOI DEMOCRATICI GAETA 